Gli era venuto in capo che quanto gli era fin qui sembrato assolutamente inammissibile, di aver cioè vissuto non come si doveva, potesse invece essere la verità.
Gli era venuto in capo che i suoi timidissimi tentativi di ribellione a ciò che la gente altolocata stimava il bene, tentativi che subito aveva soffocato in sé, - che essi soli potessero essere giusti, e tutto il resto essere sbagliato.
Il suo ufficio, il suo modo di vivere, e la famiglia, e gli interessi mondani e professionali, - tutto poteva essere sbagliato.
S'era provato a difendere davanti a se stesso quelle cose. E a un tratto aveva sentita tutta l'inconsistenza di ciò che difendeva.
Non c'era niente da difendere.
L. Tolstoj - La morte di Ivan
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3 commenti:
ciao mushin, ci siamo letti taaanto tempo fa, come stai??? io ho sempre lo stesso blog, se vedi i post vecchi forse ti ricordi. spero che stai bene, affacciati ogni tanto, i blog per me sono una riserva inesauribile, e il tuo è particolarmente interessante
Leo
http://leonebbloogg.blog.tiscali.it
Si, probabilmente lo e
It is my first message here, so I would like to say hallo to all of you! It is unquestionably pleasure to be adjacent to your community!
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