Avete fatto caso che si ringrazia sempre molto, mai poco: "Molte grazie", si, "Poche grazie",no. "Grazie tante", si. "Grazie meno", no. Non si dice.
In amore, si può amare poco, amare meno -anche molto meno- e dirlo: "Ti amo molto meno" - a parte l'interessato/a, non scandalizza nessuno.
Ma "ringraziare meno" non è fattibile.
Si ringrazia sempre di più.
Il problema della gratitudine è che è votata all'inflazione.
Però non si può neanche dire grazie a una persona che ci fa dono del suo amore.
Provateci: Ti amo. Molte grazie! Non è una risposta soddisfacente.
Ma no, non va bene. Grazie a qualsiasi cosa, ma non all'amore.
Eppure, questo perenne obbligo di gratitudine...Comincia prestissimo! E dilaga in ogni direzione: Come si dice? Grazie! A chi, grazie? Alla mamma, grazie mamma!
Di grazie anche alla zia! Grazie zia, grazie zio, grazie signore!
Grazie, amico mio! Grazie signora, grazie infinite...
Grazie a tutti!
Cosa ci si può aspettare da una parola ambigua come grazie?
Da un verbo che esprime un sentimento e il suo esatto contrario?
tratto da "Grazie" - DanielPennac
lunedì 3 ottobre 2005
Grazie...
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