domenica 16 settembre 2007

Mente e corpo


Qualcuno ha detto che la differenza tra l’orientale e l’occidentale è questa: l’uomo orientale si sente molto vuoto e leggero qui, in testa, mentre è pesante e centralizzato qui, nel ventre, e perciò si sente molto sicuro. L’occidentale è leggero nel ventre e molto pesante nel capo e, per questa ragione, ha la tendenza a cadere in avanti.


Nella nostra società occidentale tutto risiede nella testa a causa dell’abitudine di pensare e ponderare su tutto. Finiamo per sezionare ogni aspetto dell’esistenza allo scopo di analizzarlo senza riuscire a coglierne l’essenza o a comprenderlo realmente.

Abbiamo a disposizione una così grande quantità di congegni meccanici che svolgono il nostro lavoro che i nostri corpi hanno perduto ogni sensibilità. Per riacquistare l’equilibrio dobbiamo enfatizzare le funzioni fisiche e lavorare riunendo corpo e mente.

Alcune persone si rendono conto che il loro corpi hanno bisogno di una quantità maggiore di esercizio così corrono, praticano jogging, vanno in bicicletta, nuotano e poi dicono: «Okay, per oggi ho fatto la mia parte di moto». Ma in questa maniera perpetuano una divisione tra il «tempo dedicato al corpo» e quello «dedicato alla mente», simile alla dicotomia tra lavoro e divertimento che la maggior parte delle persone sperimenta ogni giorno.

Avete lavorato duramente, così decidete di concedervi una vacanza in un posto bellissimo per rilassarvi. Ciò crea una frattura all’interno della vostra esistenza. Lavorare non dovrebbe essere un tale fardello. E, allo stesso modo, rilassarsi non dovrebbe rappresentare una corsa spasmodica al divertimento esasperato. Il lavoro e il relax devono essere complementari. Le attività che si svolgono in silenzio sono molto importanti per riacquistare l’equilibrio e trovare l’unitarietà degli elementi che compongono la vostra esistenza. Se smettete di parlare per un poco avete la possibilità di aprire la vostra mente ed essere ricettivi rispetto a ciò che accade al vostro corpo e a quello che avviene intorno a voi.

da: "Abbraccia la tigre torna alla montagna" - Chungliang Al Huang

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido molto soprattutto ciò che dici nell'ultimo paragrafo.
Durante il periodo delle vacanze purtroppo,molti sembrano impazzire,sembra che un minuto perso sia un sacrilegio.
Trovare l'equilibrio tra lo svolgere il proprio lavoro con serenità guardando i lati positivi e i periodi di relax evitando di cercarli a tutti i costi sembra piuttosto difficile.
Ultimamente mi stò impegnando proprio in questo esercizio.
Il tuo post capita proprio al momento giusto.
Un caro saluto..Pollinofantastico

Anonimo ha detto...

il ritmo di vita è cambiato...!
oggi si fa tutto con la macchina,e quindi non si coglie "l'attimo"...!
e per non sentirsi in colpa fanno la loro parte di "moto" come dici te!

quanto è bello invece fare anche una semplice passeggiata che ristora l'anima...

e riusciamo a vedere sfumature e particolari che forse prima nemmeno avevamo notato...

il più bel relax per me è restare in silenzio e ascoltare la vita...

complimenti Mushin un bel post!

notte un bacione :)) ...edva...**

Anonimo ha detto...

...per gli amanti dell'avventura selvaggia.....nuovo post!!
Un abbraccio Master

Anonimo ha detto...

Ciao Mushin,
mi sa che hai scritto giusto, noi occidentali siamo troppo analitici e non riusciamo a vedere le cose in modo sintetico. Ci perdiamo nei particolari senza vedere l'insieme delle cose.

Baci, a presto

Anonimo ha detto...

Ciao Mushin,
come stai? io stanchissimo, non riesco più a riposare nel fine settimana... uffa!! troppo stress troppo lavoro!!

A presto baci