venerdì 26 ottobre 2007

Gli esseri umani sono mossi dalle emozioni, non dalla ragione

Vari studi hanno dimostrato che se i centri del cervello che presiedono alle emozioni subiscono una qualche lesione, non perdiamo semplicemente la capacità di ridere o piangere, perdiamo la capacità di prendere decisioni.

Il neurologo Donald Calne lo spiega brillantemente:
“La differenza essenziale tra emozione e ragione è che l’emozione porta all’azione, la ragione alle conclusioni”.

Non occorre essere un neurochirurgo per capirlo. La realtà che affrontiamo non richiede la padronanza di una terminologia arcana, né la valutazione di teorie contrastanti sul funzionamento del cervello o sulle sue strutture.

Il cervello è più complesso, ricco di collegamenti e misterioso di quanto possiamo immaginare. Questo è tutto ciò che ci serve sapere. Emozione e ragione sono collegate, ma quando sono in conflitto è sempre l’emozione a vincere. Senza il fugace e intenso stimolo delle emozioni, la ragione si indebolisce e viene meno.

Il più delle volte, prima di osservare qualcosa in dettaglio, ci facciamo un’idea di cosa sia.

Prima di capire, sentiamo.

mercoledì 17 ottobre 2007

Non ti capirò mai finché campo!

Di tutte le cose che si dicono nel corso di un lungo rapporto d’amore, questa è la migliore.

Quella che lo riassume interamente.

I grandi rapporti si nutrono di novità, di attesa, di sorprese.
Quando sai tutto quello che c’è da sapere, non resta nulla da scoprire. Niente più meraviglia, niente più opportunità.

Niente più relazioni.

Dopo un sermone sulla Creazione un pastore si stupì di sentire un’anziana parrocchiana affermare che il mondo si reggeva sulle spalle di una tartaruga. Per dissuaderla con gentilezza, le domandò su cosa, secondo lei, poggiasse la tartaruga. Un po’ perplessa, la vecchia rispose: “Su un’altra tartaruga, naturalmente”. Il prete insistette: “Va bene, ma su cosa si regge quella tartaruga?”. “Su un’altra tartaruga”, disse lei. “E non si illuda, giovanotto. Sono solo tartarughe, fino alla fine.”

Il Mistero sta sempre in testa alla lista.

Il Mistero è un paradosso. Più scavi, più Misteri saltano fuori.

Chiedete ai neurologi, cosmologi, biologi e a tutti gli altri “-ologi”.
Vi diranno tutti che il processo va avanti all’infinito – proprio come le tartarughe.

Ricordate la delusione provata quando siete finalmente riusciti a farvi svelare da un amico il trucco di un gioco di prestigio? Credevate di aver visto l’impossibile, e un attimo dopo scoprivate con fastidio con quanta facilità vi eravate fatti ingannare.

Che pessimo scambio, la magia per un trucco!

martedì 9 ottobre 2007

Neve

Il giorno dopo discesero alla piccola stazione ferroviaria di Hohenhausen.

C’era neve ovunque, una bianca, perfetta coltre di neve, appena caduta e fredda copriva ambedue i versanti, rocce nere e bianche spolverate d’argento protese verso il blu, pallidi cieli…

Erano nel cuore delle montagne. In alto, su entrambi i lati, coperti dal bianco manto di neve, in modo da sentirsi piccoli e minuscoli in una valle di puro e reale paradiso, tutto stranamente radiante, immoto e silenzioso…

Era un silenzio e bianchezza così puro da volgere alla pazzia…

I primi giorni scorsero in un’estasi di attività fisica, vissuta nell’intensità della velocità, in una luce bianca che sorpassava la vita stessa.

D. H. Lawrence
da Women in love