sabato 27 aprile 2013

L'etica della personalità è illusoria e ingannevole


Così scrive Erich Fromm, grande osservatore delle radici e dei frutti dell'etica della personalità:

Oggi ci imbattiamo in un individuo che si comporta come un automa, che non conosce né comprende se stesso, e l'unica persona che conosca è la persona che presume di essere, il cui bla bla insensato ha sostituito la comunicazione, il cui sorriso stereotipato ha soppiantato una sana risata, e il cui senso di sorda disperazione ha preso il posto del dolore autentico.

Su questo individuo si possono fare due considerazioni.


Una è che egli soffre di difetti di spontaneità e d'individualità che possono sembrare incurabili.

Nello stesso tempo si può dire di lui che egli non differisce essenzialmente dai milioni di altri suoi simili che camminano su questa terra.

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