venerdì 11 maggio 2012

I Figli


E una donna che reggeva un bimbo al seno disse, Parlaci dei Figli.
E lui disse:
I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di se stessa.
Essi vengono attraverso voi ma non da voi,
e sebbene siano con voi non vi appartengono.
Potete donare loro il vostro amore ma non i vostri pensieri.
Poiché hanno pensieri loro propri.
Potete dare rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime,
giacchè le loro anime albergano nella casa di domani,
che voi non potete visitare neppure in sogno.
Potete tentare d’esser come loro, ma non di renderli
come voi siete.
Giacchè la vita non indietreggia nè s’attarda sul passato.
VOI SIETE GLI ARCHI DAI QUALI I VOSTRI FIGLI ,
VIVENTI FRECCE,
SONO SCOCCATI INNANZI.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito,
e vi tende con la sua potenza affinchè le sue frecce possano
andare veloci e lontano.
Sia gioioso il vostro tendervi nella mano dell’Arciere;
poiché se ama il dardo sfrecciante,
così ama l’arco che saldo rimane.

Gibran

2 commenti:

Pollinofantastico ha detto...

E' un piacere ritrovarti.Sai questo brano mi fa venire in mente un pensiero dei Salmi che recitano: " Come frecce nella mano di un uomo potente,
Così sono i figli della giovinezza.
Felice è l’uomo robusto che ne ha riempito la sua faretra.
Essi non proveranno vergogna,
Poiché parleranno con i nemici alla porta."
Perle di saggezza...
Un abbraccio

mushin ha detto...

ciao Master!
piacere mio :-)
grazie del pensiero