lunedì 19 giugno 2006

Haiku


Ci sono piccolissime cose nella vita che possono affascinare, una di queste è l'Haiku.

Non è una poesia vera e propria, non è un aforisma, non è un detto. È solo un semplice gioiello che raccoglie in 17 sillabe un'emozione. È un componimento dell'anima, dove tante parole non servono, agisce la delicata e quasi insostenibile leggerezza di una carezza.
È raffinata l'emozione di un Haiku, come è raffinata la semplicità. La metrica è composta di 17 sillabe, ripartite in tre versi in cui due quinari si alternano ad un settenario.

L'arte dell'Haiku è nata in Giappone, ed è fiorita nel XVII - XVIII secolo, dove tanti Haiku, dotati di coraggio e determinazione, non solo in guerra, manifestavano la loro grandezza e il loro più alto prestigio nella solitudine della meditazione e nel comporre haiku alla corte dell'Imperatore.

Una poesia di Basho...
Davanti al rigoglioso vilucchio
Consumiamo il nostro pasto
Noi che siamo solo uomini.


Davanti al rigoglioso vilucchio...
Nulla di particolare: un semplice vilucchio, una pianta erbacea presente soprattutto in campi incolti. Proprio nulla di straordinario: qualcosa di estremamente ordinario... Se Basho ha davanti il vilucchio non può che stare in questa semplice attitudine mentale: tranquillamente "davanti a". Non davanti al vilucchio, ma con la mente aggrappata ai ricordi o alle fantasticherie. Grazie a questo spazio mentale, il vilucchio è fruito nel suo essere "rigoglioso".

Consumiamo il nostro pasto...
Cosa fa davanti al vilucchio? Nulla. Semplicemente mangia. Cosa aggiungere? Assoluta mancanza di sforzi.

Noi che siamo solo uomini.
Una cosa non facile, evidentemente, essere solo uomini. Essere svuotati di ogni contenuto, semplici, puri, puliti da tutto il resto. Se hai davanti un vilucchio e realizzi la sua presenza (è lì, proprio davanti a te!), se consumi in semplicità il tuo pasto: se sei in questo stato, non puoi che essere solo un uomo. Non c'è più il vilucchio, il pasto, il mangiare, l'essere davanti: c'è la realtà, l'unità, la presenza, l'attenzione. Il vuoto.

da:
www.lameditazionecomevia.it