sabato 27 aprile 2013
L'etica della personalità è illusoria e ingannevole
Così scrive Erich Fromm, grande osservatore delle radici e dei frutti dell'etica della personalità:
Oggi ci imbattiamo in un individuo che si comporta come un automa, che non conosce né comprende se stesso, e l'unica persona che conosca è la persona che presume di essere, il cui bla bla insensato ha sostituito la comunicazione, il cui sorriso stereotipato ha soppiantato una sana risata, e il cui senso di sorda disperazione ha preso il posto del dolore autentico.
Su questo individuo si possono fare due considerazioni.
Una è che egli soffre di difetti di spontaneità e d'individualità che possono sembrare incurabili.
Nello stesso tempo si può dire di lui che egli non differisce essenzialmente dai milioni di altri suoi simili che camminano su questa terra.
venerdì 5 aprile 2013
La crisi secondo Albert Einstein
Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle allo stesso modo.
La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso.
La creatività nasce dall'ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura.
E' nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato.
Chi attribuisce le sue sconfitte alla crisi, violenta il proprio talento e rispetta più i problemi che le soluzioni.
La vera crisi è la crisi dell'incompetenza.
Lo sbaglio delle persone è la pigrizia nel trovare soluzioni.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non ci sono meriti.
E' nella crisi che ognuno di noi affiora, perché senza crisi qualsiasi vento è una carezza.
Parlare di crisi è creare movimento; adagiarsi su di essa vuol dire esaltare il conformismo.
Invece di questo, lavoriamo duro!
L'unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla.
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