lunedì 5 gennaio 2009

Imparare!

Diceva Merlino a proposito dell’apprendimento:

“Il rimedio migliore quando si è tristi” replicò Merlino, cominciando ad aspirare e mandar fuori boccate di fumo, “è imparare qualcosa. È l’unico che sia sempre efficace.

Invecchi e ti tremolano le mani e le gambe, non dormi alla notte per ascoltare il subbuglio che hai nelle vene, hai nostalgia del tuo unico amore, vedi il mondo che ti circonda devastato da pazzi malvagi, oppure sai che nelle chiaviche mentali di gente ignobile il tuo onore viene calpestato.

In tutti questi casi, vi è una sola cosa da fare: imparare.

Imparare perché la gente parla tanto e che cosa la fa parlare. È l’unica cosa che la mente non riesca mai a esaurire, mai ad alienare, mai ad esserne torturata, mai a temere e diffidarne, mai a sognarsi di essersene pentita.

Imparare è il rimedio per te.

Guarda quante cose ci sono da imparare!
La scienza pure – unica purezza esistente. Puoi passare l’intera vita a studiare l’astronomia, tre anni la storia naturale, sei la letteratura. Poi, dopo aver esaurito un milione di esistenze sulla biologia, la medicina, la critica teologica, la geografia, la storia e l’economia, puoi cominciare a costruire la ruota di un carro col legno adatto, oppure passare cinquant’anni a imparare come si comincia a imparare a battere il tuo avversario nella scherma. Dopo di che, puoi riprendere dalla matematica, finché è tempo che impari ad arare la terra.

Terence H. White, The Once and Future King